Possedere una smart home, ovvero una casa dotata di impianti tecnologici avanzati (domotica), è oggi il sogno della maggior parte delle persone. Nonostante la tecnologia sia ormai sempre con noi, basti pensare agli smartphone e ai tablet, sono ancora molte le domande che possono sorgere prima di acquistare una casa dotata di domotica.
Tra tutte, vi è sicuramente quella legata alla possibile disconnessione di internet. Cerchiamo, allora, di sfatare alcuni miti e di dare delle doverose rassicurazioni.
L’assenza di elettricità
Una prima, enorme differenziazione, è sicuramente data dal dover distinguere tra assenza di rete e assenza di elettricità. Infatti, è notoriamente il secondo caso a dover preoccupare maggiormente, poiché se la corrente dovesse saltare, nessun elettrodomestico e nessun impianto potrà essere funzionante. Un problema, tuttavia, che accomuna tutte le case del mondo, non solo quelle considerate “smart”.
Due sono, forse, le uniche vere distinzioni tra una casa smart e una casa “classica”: l’assenza di impianti a gas legati alla cottura e la presenza di tapparelle motorizzate. Nel primo caso, tuttavia, se da una parte è sicuramente vero che in una casa dotata di piani di cottura a induzione non potremo cucinare in assenza di corrente elettrica, dall’altra eviteremo di incorrere in tutti i problemi legati agli impianti a gas che, seppur rari, possono talvolta essere catastrofici. Per quanto riguarda il secondo, è bene sfatare un mito molto comune: quello che le tapparelle motorizzate, in assenza di elettricità, resteranno bloccate impedendo di uscire. La realtà è ben diversa. Le tapparelle, in quei casi di vera emergenza, potranno essere sbloccate facendo leva manualmente. Inoltre, per uscire di casa tranquillamente, si potrà in ogni caso utilizzare il portone.
In conclusione, è bene ricordare che al giorno d’oggi, anche grazie a impianti all’avanguardia e un’elevatissima cura dei dettagli in fase di costruzione delle nuove abitazioni, le assenze di corrente sono da considerarsi più uniche che rare. L’assenza di elettricità, infatti, è quasi sempre legata a un problema più grande, che solitamente interessa un’area più grande come un quartiere. Anche per questo, le compagnie elettriche sono abituate a intervenire per risolvere il problema in tempi record, così da mitigare qualsiasi possibile disservizio.
L’assenza di rete
L’altro problema, quello che ci riguarda più da vicino, è invece quello della possibile assenza di una connessione internet.
Rispondere al videocitofono dal proprio telefono, gestire il riscaldamento/raffrescamento, accendere o spegnere luci… tutto da remoto: queste sono solo alcune delle meraviglie che caratterizzano una smart home e che, chiaramente, sono tutte legate alla presenza di una connessione di rete.
Anche in questo caso, le compagnie telefoniche hanno imparato a gestire gli interventi d’emergenza in tempi sempre più brevi. Un fattore importante, che viene in nostro aiuto in questi casi e che è anch’esso legato a un’attenta pianificazione nella realizzazione dei nuovi immobili, è quello della presenza di connessioni in fibra ottica che arrivano direttamente fino al nostro appartamento.
La fibra, infatti, non è solamente un sistema di connessione notevolmente veloce, ma anche più sicuro e affidabile rispetto alle passate tecnologie. La presenza di disconnessioni è di anno in anno sempre più rara e, quando accade, i problemi vengono spesso risolti da remoto attraverso dei call center sempre attivi.
Un altro fattore da non sottovalutare è dato, inoltre, dal fatto che ognuno di noi possiede uno smartphone. Grazie a esso, possiamo ovviare all’assenza della rete domestica in casi d’emergenza, attivando l’hotspot del nostro cellulare (attraverso le impostazioni principali) e trasformandolo in un router temporaneo finché la connessione principale non sarà stata ripristinata. Un’altra soluzione molto simile è quella data dal possedere una linea di backup, magari fornita da un provider differente da quello “domestico”. Si tratta, quest’ultimo, di un sistema di “sicurezza” in più diffusosi in particolare modo con l’espandersi a macchia d’olio dello smartworking.
Così facendo, i casi in cui una smart home sarà priva di connessione sono davvero da poter contare sulle dita di una mano. Delle rarissime eccezioni che, con l’avanzare del progresso tecnologico, non potranno far altro che diminuire ulteriormente di mese in mese con l’aggiornamento costante dei sistemi tecnologici e dei servizi offerti dalle compagnie telefoniche.
Nel frattempo, durante questi eccezionali casi di disconnessione temporanea dalla rete, ricordiamoci che in ogni caso, la casa continuerà a funzionare normalmente. Manualmente, potremo infatti gestire ogni impianto, dal riscaldamento all’illuminazione o all’irrigazione del giardino. L’unica funzionalità che potrebbe essere temporaneamente perduta sarà quella relativa alle funzionalità da remoto, un importante valore aggiunto, ma che non potrà incidere sulla gestione della casa.
Smart home vs casa “classica”
Giunti a questo punto, è giusto ribadire quante e di che spessore siano le differenze tra una casa smart e una “classica”.
La presenza di impianti avanzati, resi ancora più semplici da gestire grazie alla domotica e i controlli da remoto, rendono le case smart delle abitazioni non solo all’avanguardia, ma ideali per tenere sempre sotto controllo i consumi grazie alle relative App per smartphone.
Questa enorme differenza con le abitazioni di vecchia generazione sono oggi fondamentali anche per ridurre le emissioni di CO2 date dai riscaldamenti classici, contribuire attivamente al benessere dell’ambiente circostante e ottenere importanti risparmi nelle bollette.
Non per niente, “smart” e “green” sono le due parole chiave che più di tutte identificano l’interesse delle nuove generazioni per quanto riguarda il settore immobiliare.